lunedì 30 dicembre 2019

Come ogni anno : no ai botti !





Come tutti gli anni questo blog raccomanda di non festeggiare coi botti il fine anno ed il Capodanno. 
Oltre ad essere pericolosi per i ns amici animali, lo sono anche per l'uomo: infatti ogni anno questa usanza conta molti feriti se non alcuni morti, ne vale la pena?
Ci sono tanti altri modi per festeggiare, anche più silenziosi ed ugualmente belli! 
Quindi " No ai botti....sì ai biscotti!" 
Buon 2020 a tutti ! 

lunedì 23 dicembre 2019

Due raccomandazioni sempre valide




Con queste due raccomandazioni sempre valide, io e i miei pelosi auguriamo Buone Feste Natalizie a voi ed ai vostri familiari ....pelosi e non ! ;-)

giovedì 19 dicembre 2019

La gatta più longeva d'Italia è Micia !

Quest' anno gli auguri di Natale ve li fa lei, Micia la gatta più longeva d'Italia! Il mio gatto compirà 14 anni il prossimo anno....chissà mai se arriverà a tale veneranda età!? :-)


Era il 1987 quando una giovanissima “trovatella” si affacciava per la prima volta nel pagliaio dei Bernardini, agricoltori di Venturina Terme, nel Livornese. 
Da allora, questa gattina dal pelo color miele non se n'è mai più andata, pur rimanendo in libertà: di giorno scorazzava nei campi, ma di notte rientrava sempre a casa, “abbracciata” dall’affetto della sua nuova famiglia. 
A questa gattina speciale quest'anno l'Enpa (Ente nazionale protezione animali) ha deciso di dedicarle una targa: a lei, ma anche ai suoi padroncini che l'hanno accudita con cura in tutti questi anni. 
Certo non è il primo gatto a superare la veneranda età di trent’anni: secondo il Guiness World Record, il gatto che ha vissuto di più in assoluto è stato Creme Puff negli Stati Uniti, morto a 38 anni. 
Ma per Micia è sicuramente record in Italia, e non è detto che non superi quello mondiale. 

fonte: https://www.leggo.it/animali/micia_la_gatta_livornese_compie_32_anni_diventa_la_piu_longeva_di_sempre_italia-4913421.html 
foto dal web

lunedì 9 dicembre 2019

La storia di Giovannino

 Per non dimenticare.....dal web:

Può darsi che per alcuni, proiettati al futuro e non toccati direttamente dall’accaduto, il terremoto di Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto del 24 agosto 2016 sia solo un lontano ricordo. 
Chi ancora vive nelle abitazioni provvisorie, ed ha perso quasi interamente la sua città, ne sente certamente ancora l’intensa onda distruttiva. 
Una realtà poco conosciuta è che nelle zone colpite dal sisma qualcuno ancora vive: alcuni animali, che proprio si rifiutano di abbandonare l’area che considerano la loro casa. Come il gatto Giovannino di Accumoli. 
Qualcuno potrebbe chiedersi perché Giovannino non viene portato via da Accumoli, specialmente ora che il freddo inizia, per la terza volta da quando è tremata la terra, a stringere l’Italia nella sua morsa.  Nei fatti, in primo luogo, il gatto Giovannino di Accumoli di andarsene da quella che ritiene casa sua non ne vuole sapere. Il suo umano, perché qualcuno che lo ama e con sé lo riprenderebbe ce l’ha, pare sia comunque impossibilitato a portarlo a casa con sé per via della permanenza in casetta provvisoria. Non manca, comunque, di andare a trovarlo e portargli cibo, acqua e coccole più volte a settimana. E ogni fine settimana, che anche chi provvede a nutrire i mici della zona rimpinguando il punto pappa comune, a cui ha accesso anche Giovannino. Non solo: la sua salute è tutelata da un buon antiparassitario.
Forse, questi mici non rivedranno le mura delle loro case ergersi verso il cielo. 
Non cambia, comunque, il loro attaccamento al luogo che hanno scelto per se stessi. 
Leali, fino in fondo.

fonte: https://www.gcomegatto.it/il-gatto-giovannino-di-accumoli-che-non-ha-abbandonato-la-sua-casa-e-dorme-sulle-sue-macerie/

venerdì 6 dicembre 2019

Le strenne natalizie per aiutare il Rifugio di Paganica (AQ)

Ricevo e posto questo appello per aiutare i volontari del Rifugio di Paganica (AQ).

"Cari amici, ormai è tradizione: sono arrivate le Strenne 2019!
Anche quest'anno abbiamo preparato i doni solidali per sostenere i 400 cani ospiti del nostro Rifugio di Paganica (AQ), e le tante attività che svolgiamo sul territorio di L'Aquila. 
Come di consueto ci saranno i nostri dolci per allietare le vostre feste, e i 12 musetti che abbiamo scelto per farvi compagnia il prossimo anno: i cani del calendario 2019! 

Ecco tutte le Strenne di questo Natale 2019! 
- Il Calendario "12musi 12 mesi": calendario da muro 12 mesi; offerta minima 5 euro. 
- Il PanettonBau: panettone artigianale con uvette e canditi in confezioni da 1 Kg; offerta minima 11 euro. 
- Il PandorBau: pandoro artigianale, con bustina di zucchero a velo, in confezioni da 1 Kg; offerta minima 11 euro. 
- Il TorronBau: torroncino artigianale, morbido al cioccolato con nocciole tostate, in pezzi da 50g; offerta minima 3 euro. 
- L'Ossino: tavoletta a forma di osso, in cioccolato al latte e ricoperta di cioccolato bianco, artigianale, da 40g; offerta minima 3 euro. 
- La Zampetta: tavoletta a forma di zampa, in cioccolato al latte e ricoperta di cioccolato bianco, artigianale, da 40g; offerta minima 3 euro. 

Come averle? 
 → A L'Aquila è possibile trovare le Strenne presso gli amici che - anche quest'anno - hanno messo a disposizione in modo gratuito i loro spazi per sostenerci: qui l'elenco aggiornato. 
 → Presso i volontari dell'Associazione, contattando il 329.9064859 oppure scrivendo a info@cuccefelici.com. 
→ Per posta! Se siete lontani, non preoccupatevi: con l'aggiunta delle spese di spedizione, basta scriverci: info@cuccefelici.com e le faremo recapitare dove volete. 

Grazie per il vostro supporto!"

venerdì 29 novembre 2019

Un'amara sorpresa....


Cari amici degli animali se avete cani o gatti non fate l'errore che ho fatto io....viste le continue pioggie e  pensando che fosse il momento giusto, ai primi di novembre ho tolto il collare antiparassitario del mio cagnolino ....ieri l'ho portato dalla toelettatrice per il bagnetto e...amara sorpresa, quando sono andata a riprenderlo lei mi ha detto che aveva parecchie pulci! 
Io sono 'cascata dalle nuvole' in quanto proprio non me ne ero accorta pur spazzolandolo/pettinandolo almeno una volta a settimana se non due....lei mi ha detto che ultimamente ci sono moltissimi cani con pulci, perchè questa umidità le ha fatte proliferare ovunque....ed io che pensavo fossero tutte annegate!!! 
Siamo corse subito ai ripari mettendo un nuovo collare, tornati a casa ho controllato ben bene il gattone, ma proprio non ne ho viste: sarà per il pelo così folto che ha che non sono penetrate, non so...fatto sta che goccine messe subito al gatto! Poi ho preso le cucce, cuscini, copertine varie, copridivano e sono subito corsa a lavarle, ho aspirato dappertutto, lavato per terra, insomma spero di aver debellato il problema. Maledette pulci! (per fortuna la zona notte è 'interdetta' al cane quindi me la sono cavata!)
Questo post serva a tutti voi per mettervi in allarme e dirvi di continuare a mettere goccine o collari ai vostri pets, così da non dover prendervi uno spavento come ho preso io! 

lunedì 18 novembre 2019

Non regalare un cucciolo a Natale se ...


Un cane o un gatto o qualsiasi altro animale NON è un giocattolo.
Se si decide di regalarlo per Natale o per qualsiasi altra occasione ricordatevi che un animale è per sempre, entrerà a fare parte della vostra famiglia e come tale dovrà sempre essere considerato.

Un cucciolo è carino, grazioso, ma ricordate che quell'essere poi diventerà adulto, vecchio o magari avrà problemi di salute.....ci sono i pro e i contro....dovete valutare tutto perchè, ripeto, lui entra nella vostra casa e deve essere PER SEMPRE ! (che spero siano tantissimi anni!)
Pesateci bene e, comunque, ci sono anche i cani dei canili che aspettano una famiglia e loro, più di altri, hanno bisogno di voi! 
 
  

giovedì 31 ottobre 2019

Halloween pets


A quanto parte Halloween ha contagiato anche i nostri pets! :-)

venerdì 18 ottobre 2019

Appello della Difesa per i cani con le stellette a fine servizio

 Hanno salvato vite umane, fiutato droga, individuato esplosivi, ordigni o magari mine in territori di guerra, poi, dopo anni di onorato in servizio, arriva il momento di dire addio alla vita operativa da “cane con le stellette”. 
Questi autentici eroi a quattro zampe, alla fine del servizio, vengono spesso adottati dal personale militare e dagli stessi conduttori, con i quali sul campo si è creato un rapporto speciale, ma che sono a quel punto costretti a sobbarcarsi di tutte le spese veterinarie e di assistenza. La proposta di «garantire ai cani ceduti al personale militare l’assistenza veterinaria a carico del servizio veterinario militare» e di istituire «un’assicurazione sulla vita dell’animale» era stata lanciata nei mesi scorsi dal Consiglio intermedio di rappresentanza del Comando logistico dell’Esercito, nella speranza che la modifica di legge, necessaria, venisse accolta nel provvedimento correttivo al riordino dei ruoli. Ma al momento non ve ne è traccia e la questione resta irrisolta. 
«E assurdo considerare come, a distanza di un anno, la ‘situazione dei cani con le stellette’ non sia stata risolta e giaccia in una stagnante palude tra l’indifferenza della classe politica che non ha mosso un dito per difendere e garantire la dignità dei nostri amici a quattro zampe», afferma all'Adnkronos Francesco Gentile, delegato Cocer. 
«Dopo la conclusione della loro vita operativa, circa otto anni, nel corso dei quali vengono considerati a tutti gli effetti dei militari con tanto di foglio matricolare, medaglie e cerimonie, si spengono i riflettori e, di fatto, sono abbandonati al loro destino – sottolinea - Dei cani ‘alienati’ si occupano soltanto i loro conduttori, prendendoli in affido, con tutti gli oneri del caso ed, esclusivamente, a loro spese, togliendo dal bilancio familiare una fetta consistente di denaro che va a coprire cure mediche, assistenza veterinaria e quant’altro. La soluzione alternativa è l’adozione o, nella peggiore delle ipotesi, la soppressione». 
 «Quello che fa più male è ritenere che questi nostri fedeli alleati in missione di pace all’estero e impiegati in attività pericolose, vengano considerati “merce”, qualcosa di cui disfarsi quando non servono più», sottolinea il delegato Cocer aggiungendo che «i cani militari, alla stregua dei cani poliziotti, vengono esposti nelle prime pagine dei social network addirittura da sottosegretari di Stato che, certamente non sono a conoscenza del loro iter. Sfruttati e poi abbandonati senza tutela veterinaria adeguata. Se sapessero come si svolge la loro esistenza ‘dopo’: cosa farebbero? Ecco, è proprio a loro che lancio un accordato appello». 
Per questi amici speciali amici a quattro zampe, dal passato particolarmente coraggioso, «pari dignità e pari diritti, in “operatività” e dopo, quando la vita è meno esposta, meno abbacinata dalle luci dei flash – chiede Gentile - Perché, anche quella porzione di vita è degna di essere vissuta».

fonte:https://www.lastampa.it/la-zampa/cani/2019/10/14/news/l-appello-della-difesa-date-assistenza-veterinaria-per-i-cani-con-stellette-a-fine-servizio-1.37743052

giovedì 10 ottobre 2019

Perchè adottare un cane


Nella foto sto indicando a Lolo quanti cani sono in attesa di essere adottati, lui è stato fortunato e dal 1 marzo vive con noi....dai anche tu questa fortuna a uno dei tanti cani che sognano una famiglia e vi daranno tantissimo amore!

Ma se vi state chiedendo "perchè adottare un cane e non comperarlo?" Allora questo articolo fa per voi:

 Adottare un cane rappresenta la soluzione migliore: per togliere il cane dal triste ambiente dei canili e anche per non alimentare il commercio degli allevamenti, spesso gestito con scarsa etica. Perché adottare un cane fa bene a tutti.
Allargare la famiglia aprendo le porte di casa ad un amico a quattro zampe è sicuramente una scelta molto impegnativa, specie se l’amico in questione è un cane. Già, perché a differenza dei gatti – sicuramente più autonomi e indipendenti – i cani necessitano di molte cure e attenzioni durante l’intero arco della loro vita. Ma è anche una grande gioia.

Prima di adottare un cane: le domande da farsi 
Innanzitutto, bisogna considerare ogni aspetto e implicazione che questa decisione comporta. 
Da un lato, rappresenta un amico fedele e gioioso, una presenza positiva sia per adulti che per bambini che col passare del tempo ripagherà le vostre cure con tanto affetto e riconoscenza. Dall’altro, è una scelta di responsabilità che comporta impegno e sacrifici. Soprattutto, richiede molto tempo da dedicare alle sue numerose esigenze. 
Prima di fare questo passo, dunque, è necessario porsi delle domande per far sì che la decisione non si trasformi in un’esperienza spiacevole e dolorosa sia per il cane che voi stessi. È importante considerare il punto di vista di tutti i componenti della famiglia per capire se l’accordo è unanime e condiviso. Altrettanto importante è scegliere con raziocinio il tipo di cane da adottare. 
Bisogna essere sicuri di potere assicurargli almeno tre uscite giornaliere per i suoi bisogni e per l’esercizio fisico. Va anche valutato se si è in grado di sostenere questa scelta anche da un punto di vista economico (cibo, cure mediche, vaccinazioni periodiche, ecc).
Se dopo aver considerato la cosa sotto ogni punto di vista siete determinati nel portare a termine il vostro proposito di adottare un cane, quello che dovete fare è valutare attentamente il tipo di cane da adottare in relazione alle vostre abitudini, all’abitazione in cui si vive e, non meno importante, al proprio carattere. 
Adottare un cane: le cose da sapere  
Perché possa inserirsi armoniosamente in famiglia e trovare spazio in casa, bisogna che il cane in questione risponda ad una serie di parametri – fisici e caratteriali – strettamente aderenti al vostro stile di vita: 
  •  Grandezza dell’abitazione: è determinante nella scelta della taglia. Se disponete di ampi spazi e di un giardino potreste optare anche per cani di grossa taglia, difficili da gestire in piccoli appartamenti dove non sareste in grado, facendoli inevitabilmente soffrire. 
  •  Sesso: la scelta di adottare un maschio o una femmina è del tutto personale ma nel caso optasse per una femmina sarà opportuno valutare la possibilità di sterilizzazione. 
  •  Età: chi vuole adottare un cane molto spesso preferisce optare per un cucciolo piuttosto che per un cane adulto. Tenete presente, però, che un cucciolo richiede molte più attenzioni e cure e specie durante i primissimi anni di vita potrebbe rivelarsi molto più impegnativo di un cane adulto che in genere tende ad adattarsi meglio e più rapidamente alla nuova famiglia. 
  • Mantello: generalmente i cani a pelo lungo hanno bisogno di essere spazzolati molto più frequentemente di quelli a pelo corto. Inoltre, in caso di allergie, la loro presenza potrebbe costituire un problema…
 Fonte: https://www.tuttogreen.it/perche-adottare-un-cane-fa-bene/
vai a questo link  per approfondire sulle razze se vuoi saperne quale è adatta a te, ma ricorda che anche un comunissimo "incrocio" può dare amore e gioia! 

venerdì 4 ottobre 2019

4 ottobre San Francesco

Oggi 4 ottobre si festeggia San Francesco d'Assisi e questo blog lo ricorda come amico degli animali, con questo bel articolo.

San Francesco d’Assisi, anima aperta a tutte le creature, di esse amico, fratello e cantore, le abbracciava con un amore e una devozione quale non si è mai udita; un amore riguardoso, tenero, delicatissimo, universale, che gli faceva scorgere l’immagine di Dio in tutti gli esseri creati. Francesco fu così potente da domare gli animali feroci, addomesticare quelli selvatici, ammaestrare i mansueti, indurre all’obbedienza i bruti. 
Dopo la prima predica agli uccelli, nel paese di Bevagna, il Serafico Padre rinnovò finché fu in vita, i suoi incontri con gli animali in circostanze e modi singolari e imprevedibili. Attratti dalla sua santità, erano i primi ad attenderlo al suo passaggio e nei luoghi delle sue soste penitenziali, specialmente gli uccelli che tessevano voli attorno alla sua dimora quasi a mostrare la loro gioia per il suo arrivo. 
Il santo, da parte sua li accoglieva premurosamente chiamandoli fratelli e sorelle, s’intratteneva parlando con loro e invitandoli a lodare il loro creatore.
Ma non solo gli uccelli si beavano della compagnia del santo; un giorno, avendo egli ricevuto in dono da un pescatore un uccello acquatico, questo non voleva più andarsene, e Francesco dopo essere rimasto a lungo in preghiera, comandò dolcemente all’uccello di tornare in libertà. Il suo amore, infine, lo spinse a raccogliere dalla terra perfino i piccoli vermi, perché non fossero calpestati. 
Ogni incontro con gli animali era per Francesco un momento di gioia perché avvertiva in loro la presenza di Dio. Egli, trattando con gli animali sapeva anche far valere la necessaria fermezza, come quando stipulò un accordo tra gli abitanti di Greccio e i lupi che imperversavano su quel territorio. Allo stesso modo parlò al feroce lupo di Gubbio ammonendolo a riappacificarsi con gli abitanti del posto, e quello, muovendo il corpo, la coda e inchinando il capo mostrò di accettare il patto. 
In seguito diventò mansueto come un agnello e morì di vecchiaia due anni dopo.
Francesco si muoveva molto e quindi incontrava facilmente gli animali, alcuni si fermavano persino a vivere con lui: si narra che due pettirossi un giorno entrarono a fargli visita mentre era seduto a mensa per piluccare le briciole che cadevano dal frugale desco e la cosa si ripeté nei giorni seguenti finché un giorno si presentarono ai frati con i loro figlioletti, quasi volessero affidarli alle loro cure, dopo di ché non si fecero più rivedere. I piccoli acquistarono sempre più confidenza con i religiosi, assumendo il cibo con loro in un clima di vicendevole amicizia. 
Accadde che un giorno il santo incontrò un giovane che stava andando al mercato a vendere due tortorelle che aveva catturato, gliele chiese per evitare che venissero uccise e disse alle tortore di non farsi più catturare, anzi di farsi un nido e moltiplicarsi. Quelle tortore restarono accanto al santo per molto tempo con la loro prole fino a quando lo stesso non le benedì dando loro licenza di partire. L’episodio più toccante è però quello della pecorella regalata alla Porziuncola e che condivise col Santo per un po’ di tempo la vita monastica. Francesco l’ammoniva a lodare Dio e la pecorella metteva in pratica i suoi insegnamenti con grande cura. 
Quando essa sentiva cantare i frati in coro entrava in chiesa e piegava le ginocchia, emettendo teneri belati davanti all’altare della Madonna come se fosse impaziente di salutarla. Durante la celebrazione della messa, al momento dell’elevazione, si curvava con le ginocchia piegate, quasi volesse incitare i devoti alla preghiera.

fonte: https://www.saivivere.it/contenuti-tematiche/natura-ed-ecologia/item/308-s-francesco-d-assisi-e-gli-animali

mercoledì 25 settembre 2019

Dal 4 al 6 ottobre a Fieramilanocity "Pets in the city"


Prodotti per la cura e l'igiene degli animali da compagnia, con un'area dedicata al fashion, ma anche accessori e arredamento per rendere ancora più confortevole l'habitat di cani, gatti, conigli e uccelli. Dal 4 al 6 ottobre a Fieramilanocity si svolgerà la prima edizione di 'Pets in the city', appuntamento dedicato a chi possiede animali o a chi semplicemente li ama. 
Per la prima volta a Milano si terrà una fiera dedicata esclusivamente agli animali da compagnia. 
In mostra il meglio e le novità dei prodotti per la cura, l'igiene, l'alimentazione, gli accessori, la pet pulizia domestica e l'automotive. 
Tra le aree espositive quella dedicata al food, lo spazio pet care&vet con cliniche, veterinari, toelettatori e soluzioni per la cura del pelo.
La rassegna - organizzata da Value Fairs e presentata al Museo civico di storia naturale con gli assessori al turismo della Regione Laura Magoni e del Comune Roberta Guaineri - mette in mostra accessori, servizi ed esperienze per il benessere degli animali da affezione e coinvolgerà il pubblico intorno alla comprensione delle reali necessità degli animali nell'ambito domestico e fuori casa. 
Non mancherà un'area dedicata alle migliori location turistiche dove poter andare in vacanza con i propri animali. Aree speciali Cat House, modello di casa a misura di gatto, e Il Cubo sensoriale, nello stand del Comune di Milano che renderà possibile mettersi nelle vesti di un pet, per esempio di un pesciolino. Nello stesso stand, i funzionari dell'Ufficio tutela animali spiegheranno come comportarsi in caso si assista a maltrattamenti di animali. 
Nello spazio adozioni cane e gatto sarà possibile avviare il percorso per aprire la casa e la vita a un nuovo amico a quattro zampe. 
Ad anticipare la manifestazione, dal 28 settembre al 5 ottobre, in tutta la città si terranno gli appuntamenti della Milano Pet Week, iniziativa nata dalla collaborazione del Comune di Milano, della Regione Lombardia, di Confcommercio Milano, e di Fiera Milano, che attraverso eventi sportivi, servizi condivisi e iniziative ludiche, valorizzerà la vocazione pet-friendly della metropoli.

fonte:https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/09/24/news/pets_in_the_city_milano_rassegna_del_benessere_animali-236812212/ 
Foto dal web

venerdì 13 settembre 2019

Premio fedeltà del cane 2019 a Camogli



C’è un ex aequo nell’edizione 2019 del Premio fedeltà del cane che ogni anno viene assegnato a Camogli, in Liguria: Willi, giovane pinscher, e tutti i cosiddetti "angeli del soccorso", i cani che hanno operato sulle macerie del ponte Morandi, sono stati proclamati vincitori. 

Willi, un pincher di due anni e mezzo, ha salvato la vita del suo padrone Enrico costringendolo, a forza di ululati e guaiti, a uscire dalla falegnameria prima che la palazzina crollasse. 
L'episodio che è valso il riconoscimento all'intuito e al coraggio di Willi risale a qualche tempo fa ed è avvenuto nel quartiere di Sant'Aventrace a Cagliari: Enrico all'interno della falegnameria, al piano terra di una palazzina, sente degli scricchiolii e vede Willi cambiare atteggiamento. 
Il cane corre ululando per tutta la falegnameria, provando a portare il padrone verso l'uscita. Enrico esce e la palazzina collassa su se stessa. Enrico e il fratello Roberto hanno perso tutto: macchinari, attrezzature, manufatti della storica falegnameria ereditata dal padre e dal nonno.
«La disperazione rimane - ha detto Enrico -, ma anche la consapevolezza di essere vivi, solo per miracolo e grazie a Willi». 

Gli “angeli a quattrozampe” del ponte Morandi si chiamano Apple, Kaos, Kappa, Keynine, King, Maggie, Luna, Wendy e Zoe i cani del nucleo Urban search and rescue dei vigili del fuoco che hanno operato sullo scenario apocalittico di Ponte Morandi. 
A loro è andato anche il premio “Fedeltà del cane”. Tra i primi a giungere sul posto, il responsabile tecnico del Nucleo Cinofilo Regionale Liguria Rocco Tufarelli con la sua Zoe, golden retriever di due anni che si è ritrovata a affrontare un intervento difficilissimo, il primo per lei e il più pericoloso. 
Zoe è stata bravissima, ma mentre scavava si è ferita. Soccorsa dal veterinario ha poi ripreso il lavoro, dimostrando a tutti di essere degna del suo ruolo e pronta a affrontare le future emergenze. «Le operazioni erano complicate - ha ricordato Tufarelli - perché tutto era instabile, pezzi di ponte potevano staccarsi e cadere sugli stessi soccorritori, mentre la pioggia non migliorava le cose». 
Il premio è stato ricevuto dai conduttori dei cani: Zoe con Rocco Tufarelli, responsabile tecnico del Nucleo Cinofilo Regionale Liguria, Comando Vvf di Imperia, Apple con Igor Giovinazzo, Maggie con Massimo Angeloni e Wendy con Roberto Gastaldo del Comando di Genova, Kappa con Mirko Gianuzzi, Kaos con Nicola Ronga, Keynine con Angelo Vecchio e King con Valerio Varriale Comando di Savona.

fonte: https://www.lastampa.it/la-zampa/cani/2019/08/16/news/fedelta-del-cane-2019-a-camogli-premiati-willi-e-gli-angeli-a-quattrozampe-intervenuti-nella-tragedia-del-ponte-morandi-di-genova-1.37352756 

venerdì 6 settembre 2019

I gatti e l'erba


Chiunque abbia un gatto lo sa: il suo compagno ha un problema con l'erba. E non solo quella gatta: foglie, ciuffi e altri vegetali sono uno spuntino appetitoso per qualsiasi felino, per la disperazione di chi poi si ritrova l'orchidea devastata dai denti dall'adorabile micio (e i vomitini in giro per casa). Fino a oggi si credeva che questo comportamento fosse volontario, e venisse messo in atto per questioni di salute, ma una ricerca presentata all'inizio di agosto al convegno annuale dell'International Society for Applied Ethology, getta nuova luce sulle vere ragioni della passione sfrenata dei gatti per le piante. 

Erba medica? Gli esperti sono d'accordo: per quanto possa sembrare inspiegabile (in fondo il gatto è carnivoro), c'è una ragione dietro l'abitudine felina di mordicchiare le foglie. Si è sempre pensato, però, che inghiottire erba fosse un metodo terapeutico che l'animale utilizza scientemente quando è malato: obbligandosi a mangiare vegetali si "forza" anche a vomitare - in sostanza, mangiare erba sarebbe l'equivalente felino delle nostre "dita in gola".

Tossicodipendenza involontaria. La realtà è però differente: come si legge nello studio, che ha analizzato un campione di oltre 1.000 gatti e ha scoperto che l'abitudine è comune a più del 70% di questi animali, il vero obettivo del pasto vegetale non è vomitare ma, più banalmente... mangiare l'erba; il vomito sarebbe solo un effetto collaterale, tanto è vero che solo il 25% degli esemplari studiati ha effettivamente rimesso lo spuntino. Il che ci fa tornare alla domanda iniziale: perché degli animali carnivori dovrebbero mangiare erba? La risposta è: non è che vogliano, è che sono abituati a farlo da tempo immemore. 

Come le scimmie. La ragione biologica dietro al mangiare erba, infatti, sarebbe la stessa che spinge per esempio gli scimpanzé a farlo: la materia vegetale attiva l'apparato digerente e ne aumenta l'attività muscolare, e questi continui movimenti facilitano l'espulsione dei parassiti intestinali. Parassiti che, secondo i ricercatori, sono oggi assenti nei gatti domestici, che però conservano il "ricordo" di questa strategia inventata da un loro antenato, e continuano ad applicarla, anche se all'atto pratico non serve più a nulla. Se non a costringervi a lavare di nuovo il tappeto. 

foto: il mio Ron che mangia l'erba gatta
 

mercoledì 28 agosto 2019

Citazioni e foto dal web



"Non scelgo dove mettere un'emozione, scelgo a chi donarla".
Cit. Web


Un abbraccio vuol dire “tu non sei una minaccia. Non ho paura di starti così vicino. Posso rilassarmi, sentirmi a casa. Sono protetto, e qualcuno mi comprende”. La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita.
Cit. Web




L'amore è l'ala che solleva l'anima verso l'infinito. 
L'amore è il principio di tutte le cose.
- Romano Battaglia -


Ci sono cose che non puoi vedere con gli occhi: devi vederle con
 il cuore e questo non è facile.
 - Sergio Bambarén -


A volte abbiamo solo bisogno di essere un po' coccolati per sentirci meglio.
- C. Schulz -

sabato 17 agosto 2019

Trieste ha festeggiato il ferragosto coi fuochi d' artificio silenziosi

Cari amici degli animali anche se in ritardo vi chiedo: "avete trascorso bene il Ferragosto?"
Spero proprio di sì....in alcune località, soprattutto di mare, è usanza 'sparare' i fuochi d'artificio la notte di Ferragosto e in un precedente post di questo blog vi avevo già scritto riguardo i "fuochi d'artificio silenziosi" (vedi QUI).
Non è che siano totalmente silenti, ma meglio di prima sicuramente e questa bella iniziativa è piaciuta anche al Comune di Trieste che ha adottato questo sistema per i fuochi di Ferragosto, cosa che mi è stata anche confermata dall'amica triestina Saray.
Facendo le dovute ricerche ho trovato questo articolo (che scrive proprio l'impatto che hanno i fuochi o i botti sui ns amici a 4zampe): dato che è un pò lungo, ma molto interessante potete leggerlo cliccando direttamente QUI.


Per rendervi meglio l'idea dello spettacolo, ecco il video del gran finale girato da Andrea Lasorte:

Che ne pensate?

sabato 3 agosto 2019

In vacanza anche con loro


Io e mio marito da quando ci sono loro (e prima di Lolo c'era Kim come ricorderanno i miei fedeli lettori) passiamo le vacanze sempre con i ns pelosi. 
Cerchiamo sempre alberghi o appartamenti o B & B che accettino gli animali. 
Così facendo fin da piccoli sono abituati e non si spaventano dei nuovi posti. 
Questo lo dico anche per chi ha dubbi sul comportamento dei gatti che, si sa, sono più abitudinari. Il nostro Ron ha più di 13 anni e, passate qualche ore di 'smarrimento', perlustra e poi si abitua in giornata al nuovo ambiente. 
Eccolo nelle foto sopra sul balcone dell'appartamento che ci ha ospitato recentemente.
L'unica volta che lo lasciammo 12 gg. in un pensionato per gatti non fummo contenti, ma quella volta era stato un viaggio in aereo e venne con noi solo Kim. 
Se proprio non potete fare diversamente o se il vs pelosetto è troppo anziano o le condizioni di salute non sono le migliori per affrontare viaggi, consiglio di lasciare le chiavi di casa a persona fidata. Ora, grazie anche all'aiuto degli smartphone, vi potrà inviare foto o video del vs amato pelosetto in modo di essere tranquilli, ma comunque io sono per "la vacanza con loro" se possibile !!!
Voi cosa ne pensate?
  

mercoledì 24 luglio 2019

Un bambino ha costruito un carrellino per un gattino disabile

Non è una recentissima notizia, ma le belle notizie fanno sempre piacere per cui oggi voglio proporvela...

Volere è potere, dice un proverbio. C’è chi ci crede davvero, e chi la considera una bella illusione. Chi crede maggiormente nel potere di realizzare i sogni sono certamente i bambini, e infatti è proprio uno di loro il protagonista di questa storia.
In Brasile, un bambino ha costruito un carrellino per un gattino disabile. E lo ha fatto pressoché con le sue sole forze.
João, così si chiama questo bambino, ha 9 anni e possiede un cuore d’oro. 
Questa storia inizia quando a casa dei suoi vicini è nata una cucciolata di gattini. Più specificatamente, quando ha incontrato il membro più debole del gruppo: un cucciolino nato con una malformazione alle zampe posteriori, tanto grave da impedirgli di correre e giocare con i suoi fratellini.Alla vista, João si è impietosito. E con ragione. Quanto deve essere triste, per un cucciolo, non poter vivere la sua età? Forse proprio conscio della gioia che porta il gioco a quell’età, il bambino ha deciso di permettere al gattino di camminare di nuovo.
Così, ha iniziato innanzitutto a cercare i materiali necessari. Ha cercato in casa e nel garage il necessario per realizzare un piccolo telaio su ruote. 
Quando ha completato il suo lavoro, lo ha portato al suo amico a quattro zampe. Poteva accadere di tutto. Il carrellino avrebbe potuto non funzionare. Il gattino avrebbe potuto rifiutarlo. E invece, tutto è andato secondo i piani. Il micio si è lasciato legare il carrellino docilmente, e ha iniziato subito a utilizzarlo, senza esitazione.
Quella che, con leggerezza e la sola forza della gentilezza, ci trasmette João è una lezione importante: il tempo per il cuore e la gentilezza si trova sempre, se si desidera davvero. 
Se un bambino ha costruito un carrellino per un gattino disabile, cosa ci impedisce di imitarlo? Potremmo essere noi stessi, in un’occasione futura, a migliorare la vita di un animale disabile. 
Siamo noi che pensiamo che per loro la vita finisca con un ostacolo simile: a loro, la voglia di vivere non manca.

fonte: https://www.gcomegatto.it/un-bambino-ha-costruito-un-carrellino-per-un-gattino-disabile/

venerdì 19 luglio 2019

Notizie sull'asinella Camilla


L’asinella «Camilla», che da otto anni era «in servizio» a Ginostra (Messina) per trasportare residenti e turisti, dopo essere rimasta ferita nell’eruzione dello Stromboli avvenuta il 3 luglio scorso è stata trasferita a Lipari. 
Era stata curata in questi giorni nel borgo dell’isola dalla veterinaria Christine Berart, dai volontari dell’Enpa e di Legambiente. Il trasferimento è avvenuto con il traghetto ex Ngi, della Siremar. 
Al porto di Sottomonastero grande accoglienza per l’asinella che è stata «adottata» dal presidente di Legambiente, Luis Mazza, insieme ai volontari dell’Enpa. Nel suo ranch sarà in buona compagnia con altri asinelli. 
Insomma, per «Camilla» a Lipari comincia una nuova vita. 

fonte: https://www.lasicilia.it/news/qualazampa/261930/per-l-asinella-camilla-nuova-vita-a-lipari-dopo-ferite-provocate-da-eruzione-a-ginostra.html

venerdì 12 luglio 2019

Abbandona le giustificazioni non lui #tutte scuse

Questo è il banner dell' OIPA della campagna contro l'abbandono #tuttescuse

Purtroppo l'abbandono dei gatti e dei cani, non è solo un problema estivo, ma di tutto l'anno e questa volta questa org. vuole evidenziare i principali motivi o, meglio, scuse che certa gente trova per giustificare l'abbandono del proprio animale, anzi, oserei dire compagno di vita, membro della famiglia! 
Quindi nessuno è giustificato, abbandona le giustificazioni, non lui #tuttescuse: questo blog aderisce a questa campagna e vi prego di diffondere anche voi! Un cane o gatto è per sempre, capito!? 


venerdì 5 luglio 2019

Citazione 2


mercoledì 19 giugno 2019

Citazione


Ringrazio l'amica blogger Saray che alla foto del mio micione Ron ha abbinato questa bella citazione!

giovedì 13 giugno 2019

Mister Pio memorie di un bulldog : diffondete!

Amici carissimi ricordate che in un post precedente vi parlai di Viviana e del suo sogno di poter pubblicare il suo libro "Mister Pio Memorie di un bulldog" ? (QUI il post

Ebbene 60 copie di preordine sono state raggiunte e quindi chi, come me, lo aveva ordinato lo riceverà una volta stampato! Ma ora c'è da raggiungere un altro importante obiettivo e vi chiedo un ulteriore sforzo....se si arriva al preordine di 200 copie il libro andrà anche in libreria e quindi sarà accessibile a tutti! Vogliamo aiutarla? Diffondete se volete questo post, naturalmente facendo presente anche il precedente!

Volete pre-ordinarlo? Andate qui :
https://bookabook.it/libri/mister-pio-memorie-un-bulldog/ 

La generosissima Vivy ha voluto ringraziare chi l'ha preordinato con un ritratto al proprio pelosetto e guardate un pò che meraviglia ho ricevuto in questi giorni (gratuitamente) ....


Non è bravissima?!
Quindi se anche voi volete il ritratto del vostro 4zampe (in misura A4 tra l'altro anche plastificato quindi non si è rovinato per nulla nella spedizione!) realizzato dalla bravissima Vivy, ordinate subito il libro per voi e/o per fare un regalo a qualcuno !
 

lunedì 10 giugno 2019

In prov di Frosinone cane chierichetto


Un chierichetto silenzioso e molto fedele. Tutte le domeniche sta fermo immobile accanto all’altare mentre don Giuseppe Rizzo, parroco della chiesa patronale di San Folco Pellegrino, a Santopadre, provincia di Frosinone, dice la messa. 
Si tratta di un cagnolino color crema che ancora non ha un nome, ma che, per tutti i parrocchiani, ormai è diventato una mascotte, una presenza amica. 
Il primo ingresso in chiesa qualche mese fa in occasione della festa del Santo Patrono. Impaurito dai fuochi d’artificio e dal rumore della musica, il cane si è intrufolato nel luogo di culto e da quel giorno il parroco lo ha sempre accolto sull’altare, di fianco a lui. 
Un fotografo, Rocco Di Nota, ha immortalato la scena e ha postato lo scatto sui social spiegando: “Guardando questa foto mi faccio tante domande. Credo davvero che gli animali non sono loro. Approfitto per esprimere la grande stima e ammirazione che provo per il parroco di questo paese che permette a questo cucciolo di far parte della funzione religiosa. Grande!!!!”.
 "È un cane bellissimo”, dicono praticamente tutti in paese, come riporta il Giornale, “siamo molto contenti che stia nella chiesa insieme a noi. Abbiamo un parroco straordinario che, ancora una volta, ha dimostrato di avere un grandissimo cuore accettando un animale all'interno della chiesa. È un gesto che abbiamo apprezzato veramente tanto, chi ama gli animali non può che avere un cuore immenso”.

fonte: https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/frosinone-il-parroco-dice-messa-con-a-fianco-un-cane-che-fa-da-chierichetto-_3213505-201902a.shtml

lunedì 27 maggio 2019

Dedicata a chi ha un cane


Ringrazio tanto l'amica Saray che ha elaborato questa bella grafica (molto vero lo scritto) con la foto del mio Lolo !

martedì 14 maggio 2019

Trenta cigni reali trovati morti per colpa del pane





Una trentina di cigni reali (Cygnus olor) sono stati trovati morti in un canale dell'Alsazia (Francia) a causa del pane donato loro dai passanti. 

A ucciderli è stata un'infezione intestinale (enterite) causata da batteri del genere Clostridium, che proliferano nel pane marcescente sul fondo dell'acqua. 
A determinare l'esatta causa della morte degli uccelli sono stati i veterinari dell'Ufficio nazionale per la caccia e la fauna selvatica (ONCFS), che hanno condotto esami necroscopici su alcune delle carcasse recuperate dopo essere stati allertati dai volontari dell'Alsace Animal Protection League (LPO). Tutti i cigni analizzati mostravano i segni della grave infezione.

Pane letale
In molti, contravvenendo a quanto indicato sui cartelli di ville, parchi e aree protette, gettano il pane in acqua a cigni, anatre e altri uccelli acquatici credendo di far loro un "piacere". Ma si tratta dell'esatto opposto. Questi animali, infatti, non tollerano il glutine e il sale presenti nel pane e in altri prodotti da forno, che purtroppo divorano avidamente quando viene loro lanciato. 
Abituandosi a questo alimento vanno incontro a malformazioni ossee; scarsa impermeabilità del piumaggio e malattie del fegato causate da un vero e proprio avvelenamento, che si accompagna a varie carenze alimentari. Il rischio maggiore è soprattutto nelle quantità, come dichiarato dagli esperti dell'ONCFS; ci sono persone che lanciano in laghetti e simili interi sacchi di pane raffermo, che ovviamente gli uccelli non riescono a mangiare tutto assieme.
Quello che affonda catalizza l'invasione di batteri alla stregua dei Clostridium, che causano malattie come l'enterite che ha sterminato i cigni reali in Francia. 

Aiuto possibile
Al termine della rigida stagione invernale i cigni – così come altri uccelli – possono essere decisamente indeboliti, inoltre diventano molto più aggressivi con i conspecifici a causa dell'avvio della stagione riproduttiva, fattori che possono determinare un sensibile aumento della mortalità. 
Ma i troppi esemplari trovati morti a Erstein suggerivano un'altra origine; non a caso qualcuno aveva pensato anche all'influenza aviaria. Ma come indicato, è stata solo l'ingenuità (a volte in buona fede, altre no) delle persone che hanno provato a nutrire i cigni con il pane. 
Gli esperti dell'ONCFS sottolineano che se davvero si vuole aiutare questi animali in inverno, si può dar loro – e solo dove è consentito – mais crudo, grano e insalata verde, come la lattuga romana. 

fonte articolo: https://scienze.fanpage.it/trenta-cigni-reali-trovati-morti-per-colpa-del-pane-lallarme-dei-biologi-non-datelo-loro/
 
Spero con questo articolo di sensibilizzare anche voi, perchè io stessa non sapevo questa cosa ed ammetto di avere lanciato a volte pane a cigni, ma anche anatre ....invece anche per loro non va bene! Così come non va bene dare molliche di pane agli uccellini!
Quindi attenzione, seguite i consigli e lanciate loro solo alimenti giusti!  

mercoledì 1 maggio 2019

Attenzione alle zecche: consigli di prevenzione

Iniziano le giornate calde, ma io già da un mese ho protetto il mio cagnolino (foto che lo ritrae)  con un collare antiparassitario, non faccio nomi (ma è molto noto). Io lo trovo molto valido : questo articolo, tratto dal web, vuole ricordarvi che bisogna prevenire questo fastidioso e pericoloso problema, poichè le zecche sono portatrici di malattie sia per cani,  gatti ma anche per noi stessi! Quindi occhio!!!!


La prevenzione è la regola d'oro quando si tratta di mantenere il cane libero da malattie trasmesse dalle zecche. 
Di seguito vi proponiamo alcuni suggerimenti per ottenere questo risultato: 

LA STAGIONE DELLE ZECCHE 
Chiedete al vostro veterinario qual'è stagione di maggior densità delle zecche nel vostro territorio. Una volta scoperto, siate vigili e usate alcune misure di prevenzione. 

CONOSCERE LA TERRA 
Le zecche prediligono aree con fitta vegetazione. Gran parte del loro tempo lo passano per terra, ma sono abili a strisciare fino alle punte di arbusti ed erbe. Questo aumenta la loro capacità di saltare con successo su un ospite animale. Evitate di esporre il vostro cane a tali aree arbustive ed erbacee, in particolare durante l'alta stagione delle zecche. 

UTILIZZARE PRODOTTI DI PREVENZIONE CONTRO LE ZECCHE 
Ci sono una varietà di prodotti sul mercato che impediscono alle zecche di attaccare il cane. Alcuni collari funzionano bene, ma non sono una buona scelta per i cani che amano il nuoto o per quelli che amano giocare con altri cani (i prodotti chimici contenuti all'interno del collare potrebbero essere ingeriti dal compagno di giochi). Altre opzioni di prevenzione includono la somministrazione mensile di un farmaco per via orale o applicato localmente (sulla pelle). Molti prodotti sono combinati con farmaci per la prevenzione delle pulci. Parlate con il vostro veterinario per un prodotto di qualità per la prevenzione delle zecche. 

ESEGUITE UN CHECK-UP GIORNALIERO 
Eseguire un check-up sul vostro cane tutti i giorni, in particolare dopo le escursioni all'aria aperta. I posti preferiti dalle zecche sono nel collo, sulla testa e vicino le orecchie, quindi prestate particolare attenzione in queste aree. 

CONSERVARE LE ZECCHE ESTRATTE 
Conservare le zecche che avete rimosso potrebbe rivelarsi utile. Specie diverse di zecche trasmettono malattie diverse. Poichè i sintomi delle diverse malattie trasmesse dalle zecche nel cane sono simili, conoscendo il tipo, si può aiutare il veterinario ad arrivare ad una diagnosi più rapidamente. Conservate le zecche in un contenitore monouso riempito con alcool isopropilico. 

RIMUOVERE LE ZECCHE CON ESTREMA CURA 
Fate del vostro meglio per rimuovere eventuali zecche presenti sul cane nel più breve tempo possibile, per cercare di ridurre le probabilità di trasmissione di una malattia. Ci sono decine di raccomandazioni on-line che descrivono come rimuovere una zecca in modo sicuro, ma diffidate da tutto quello che leggete. Parlate con il vostro veterinario su come rimuovere le zecche. Qualunque sia il metodo scelto, assicuratevi di indossare guanti in modo da evitare qualsiasi rischio di trasmissione di malattie in voi stessi. 

PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA VACCINAZIONE CONTRO LA MALATTIA DI LYME  
Un vaccino contro la malattia di Lyme è disponibile ormai da parecchi anni. La maggior parte dei veterinari specializzati in malattie infettive cercano di evitarlo per i cani che non vivono in zone in cui vi è un'alta incidenza di questa malattia. Inoltre, non è ancora sicuro quanto duri la protezione del vaccino. Parlatene con il vostro veterinario se volete saperne di più. 

 CONOSCERE I SINTOMI DI UNA MALATTIA TRASMESSE DALLE ZECCHE 
La maggior parte dei cani esposti alle zecche non svilupperà una malattia, ma è buona cosa cercare di riconoscere precocemente i sintomi, per arrivare rapidamente ad una diagnosi e ad un trattamento immediato. Se il vostro cane è soggetto all'esposizione di zecche, parlate con il veterinario su quali sono i sintomi più comuni.

fonte: https://www.mondopets.it/articolo/proteggere-il-cane-dalle-zecche-416.html 


sabato 20 aprile 2019

Dolci auguri pasquali per i 4zampe


Oramai l'industria dolciaria si è estesa anche ai 4 zampe per cui per Lolo ho comparato questi biscotti Pasqualini.....c'è davvero l'imbarazzo della scelta, però mi raccomando, ai cani niente cioccolato eh?! Fa malissimo!
E poi altra raccomandazione: l'agnello sì, ma solo in versione dolce!!!!
Dolci auguri pasquali a voi , familiari e ai vostri amici a 4 zampe o pennuti insomma a tutti! Ciao!

lunedì 15 aprile 2019

Mister Pio memorie di un bulldog


Vogliamo aiutare una blogger, Vivy (qui il suo blog) che vuole realizzare il sogno di vedere pubblicato il suo libro?
Se poi amate gli animali ed in particolare i cani, non potete proprio dire di no! Di che si tratta? Lasciamo la parola a Vivy stessa:

"Mister Pio - memorie di un bulldog è un libro nato dal dolore più grande per far nascere la speranza più luminosa. Credo molto in questo buffo bulldog, e nella positività che, se Dio vuole, potrebbe donare alle persone che leggeranno di lui; sia agli amanti degli animali, che potranno ritrovarsi in varie vicissitudini descritte in queste pagine, sia a quelli più scettici, che potranno avvicinarsi a un mondo che a loro forse è sconosciuto. 
Ho la speranza che questa "bulldografia", come amo chiamarla, possa aggregare tutti quelli che sono stati travolti dall'amore per un animale, qualsiasi esso sia, e unire nella magia che le creature possono donare in quel modo tanto irresistibile. 
Ho mandato il libro alla casa editrice Bookabook e con mia enorme gioia loro mi hanno comunicato di essere interessati a pubblicarlo! 
Mercoledì sono iniziate le prevendite e sono già state acquistate quasi 20 copie, a 60 il libro potrà essere pubblicato. 
Il libro potrà avere vita grazie a chi lo vorrà sostenere a dare vita alla voce di Pio. 
Grazie a chiunque vorrà farlo!"

Volete pre-ordinarlo? Io l' ho già fatto! Andate qui :

venerdì 12 aprile 2019

Perchè i gatti fanno le fusa?


Chi vive con un gatto conosce bene questo strano e adorabile modo di fare del gatto, ma vi siete mai chiesti perché il gatto fa le fusa e morde? Ci sono tante spiegazioni che nel tempo sono state date a questo comportamento, che può in effetti verificarsi in momenti molto diversi tra loro. 
È troppo semplicistico pensare che il gatto fa le fusa solo quando è felice e rilassato, in realtà ci sono molte altre sfumature dietro l’atto di “fare la pasta”, come viene anche chiamato questo ronzio, accompagnato da un movimento ripetitivo delle zampe anteriori. 
Vediamo allora perché il gatto fa la pasta e perché a volte il gatto fa le fusa alla coperta. 

Perché il gatto fa le fusa e morde? L’atto di fare la pasta rientra nel patrimonio genetico di tutti i gatti, tanto che anche i cuccioli sono capaci di emettere questo suono già a partire dal secondo giorno di vita. Nasce come forma di comunicazione tra mamma e cucciolo, ma con il tempo ha acquisito anche altri significati. 
Infatti, il gatto fa le fusa quando: sta succhiando il latte materno, a conferma del fatto che sta bene e che si sta nutrendo correttamente; a sua volta la mamma risponde a questa comunicazione, facendo le fusa anche lei, per tranquillizzare e dare un senso di protezione ai piccoli; ha bisogno di rilassarsi, il che non implica che succeda solo quando è felice e tranquillo, ma anche quando è spaventato o addirittura in procinto di morire. In questi casi le fusa hanno una funzione antistress: mentre fa la pasta, il gatto produce endorfine, sostanze prodotte dal cervello, che hanno un effetto simile a quello dell’oppio o della morfina; vuole trasmettere un messaggio amichevole, ad esempio nei confronti di altri suoi simili. Le fusa sono una modalità che il gatto utilizza per dire “non preoccuparti, non voglio attaccarti, ma anzi esserti amico”; vuole mostrare la propria sottomissione, sia nei confronti dell’uomo che verso altri gatti, più dominanti. Accade ad esempio che un gatto anziano faccia la pasta davanti ad un gatto più giovane, a dimostrazione della sua subordinazione. 
Ma perché a volte il gatto fa le fusa e morde? 
Sono due comportamenti apparentemente contraddittori, eppure accade spesso che dopo aver fatto la pasta, il gatto inizi a mordicchiare la mano del proprietario o la coperta. In queste circostanze, non c’è nulla di aggressivo nel mordere: si tratta di piccoli morsetti che non provocano dolore, ma sono solo una modalità per giocare e dimostrare affetto. 

Fusa gatto: benefici 
Moltissimi studi hanno dimostrato gli effetti benefici delle fusa del gatto, non solo sull’animale stesso, ma anche verso chi gli sta vicino. Infatti, questo suono continuo ha una frequenza compresa tra 20 e 140 Hertz, paragonabile a quello della musica classica, conosciuta per le sue proprietà rilassanti. Ascoltare un gatto che fa le fusa ha quindi un effetto rilassante e calmante, tanto da riuscire a ridurre e regolarizzare il battito cardiaco, riducendo del 40% il rischio di patologie cardiache. Ma c’è di più. Alcuni studi hanno dimostrato che quando ci si sottopone all’ascolto di frequenze basse, comprese tra 25 e 150 Hertz, come sono le fusa dei gatti, si favorisce la rigenerazione delle fratture ossee e si riducono le possibilità di contrarre infezioni.

fonte: https://www.petpassion.tv/blog/perche-i-gatti-fanno-le-fusa-56923 
immagine dal web  
 

martedì 26 marzo 2019

La detartrasi del cane

In questi giorni ho dovuto portare dal veterinario Lolo per fargli fare la pulizia dei denti, ovvero la detartrasi.
Purtroppo l'igiene dentale dove si trovava prima dell'adozione è stata trascurata, per cui aveva ben 9 denti che dondolavano e sono praticamente venuti via con niente....adesso Lolo sta benissimo , ha i denti bei bianchi e si vedeva che faceva fatica a mangiare, mentre ora mangia con appetito e gioca coi giocattolini....a voi le deduzioni....

La detartrasi non è altro che la famosa pulizia dentale in cui il veterinario provvederà a rimuovere il tartaro e la placca dai denti del cane, sia nelle zone superficiali che in quelle più nascoste. 
Anche impegnandosi nel pulire frequentemente l’arcata dentaria del proprio animale, non è detto che si possa mantenere sempre una perfetta igiene orale, ed il cibo non aiuta di certo. 
Purtroppo le patologie che possono scatenarsi in questi casi sono molte e, la detartrasi, è un ottima prevenzione unita ai vostri lavaggi quotidiani che andrete ad effettuare sulla dentatura del cane e ad alcuni vostri accorgimenti. 
Allo stesso modo in cui lo è per noi, l’'alimentazione corretta è importante anche in questo caso, ed aiuta a mantenere un ottimo stato di salute dei denti. Infatti è utile evitare di dare al cane dei dolci e/o degli scarti di cucina che potrebbero infilarsi tra un dente e l’altro provocando anche dei fastidi all’animale. Sarebbe ideale limitarsi nutrendo il proprio cane con croccantini e cibi adeguati alla sua età. 
Alcuni sono predisposti anche per facilitare l'eliminazione della placca favorendo la masticazione che, producendo una azione abrasiva nei confronti dei denti, consentirà di eliminare la placca prima che si tramuti in tartaro e questa è un’ottima prevenzione. Anche gli ossi finti possono essere un valido aiuto ed il loro utilizzo potrebbe diventare anche una buona abitudine. 
 Il tartaro è facilmente visibile. Sarà sufficiente alzare un po’ le labbra del vostro cane per scorgerne un po’. In questo modo potrete rendervi conto di quando sarà il momento di portarlo ad effettuare una detartrasi con una successiva lucidatura dei denti, proprio come facciamo anche noi esseri umani. Anche quando è ancora sotto forma di placca può diventare causa di alcuni disturbi come: alitosi, infiammazioni, carie ed ascessi. 
 In casi estremi, alcune infiammazioni batteriche causate dalla placca potrebbero anche degenerare facendosi “trasportare” dal sangue fino a danneggiare gli organi vitali.

(informazioni e foto dal web)

Preciso che queste informazioni valgono anche per i gatti, se vedete che i denti sono brutti non esitate a sottoporre il vs 4zampe ad una visita dal vet! 

giovedì 21 marzo 2019

Un pensiero per Lolo e Ron


Un doveroso ringraziamento a Pyros & Patch che hanno avuto un gentile pensiero per Lolo e Ron, ecco le medagliette pirografate col loro nome ! 
Sul loro sito on line e anche sul blog troverete numerosi spunti regalo anche per i vostri pelosi, potete fare richieste personalizzate, vedrete che loro esaudiranno ogni vostro desiderio!

Ringrazio anche la brava grafica Iole che ha creato il nuovo countdown compleanno per Lolo, oltre a quello che avevo già di Ron: naturalmente anche a lei potete rivolgervi per qualsiasi gadget utile al vs. blog, ma l'idea di personalizzarne uno per i ns amici pelosi è bella vero?!

Grazie amici!  Miao e bau dai pelosetti! 😍

martedì 19 marzo 2019

La preghiera del cane


La mia vita dura 10-16 anni. 
Se mi odi mi fai soffrire. Pensaci bene prima di prendermi con te. 
Cerca di volermi bene così come sono, perché non sono stato io a scegliermi. Né ho possibilità di scegliere amici e padroni.
Lasciami il tempo di capire quel che desideri da me. 
Prima di sgridarmi, per educarmi, domandati se forse non sei tu che sbagli. Amami perché io vivo di questo. Non arrabbiarti con me e non castigarmi. 
Tu hai il lavoro, i tuoi amici, i tuoi divertimenti; io ho solo te. Parlami ogni tanto! Se ti sembra che non capisca, sappi che io so quello che pensi e che senti. Ricordati che non dimentico mai come ti comporti con me. 
Prima di picchiarmi, pensaci bene, potrei morderti, però non lo farò mai. 
Quando sono piccolo non considerarmi come un giocattolo che butti se non ti servo più. Il mio amore per te è dura per sempre. 
Prenditi cura di me quando invecchierò, rimarrò senza denti, diventerò sordo e non par potrò più camminare. Qualcuno si prenderà cura anche di te perché la vecchiaia è uguale per tutti. Accompagnami nel mio ultimo viaggio. Non dire mai “non posso guardare” oppure “fate che succeda ìn mia assenza”. Con te è tutto più facile. 
Questo deve essere il tuo preciso impegno in cambio della fedeltà e della dedizione che ti ho mostrato. 
Quando non ci sarò più non essere triste, piuttosto cerca di fare felice qualche altro cane e amalo come hai amato me.