mercoledì 25 settembre 2019

Dal 4 al 6 ottobre a Fieramilanocity "Pets in the city"


Prodotti per la cura e l'igiene degli animali da compagnia, con un'area dedicata al fashion, ma anche accessori e arredamento per rendere ancora più confortevole l'habitat di cani, gatti, conigli e uccelli. Dal 4 al 6 ottobre a Fieramilanocity si svolgerà la prima edizione di 'Pets in the city', appuntamento dedicato a chi possiede animali o a chi semplicemente li ama. 
Per la prima volta a Milano si terrà una fiera dedicata esclusivamente agli animali da compagnia. 
In mostra il meglio e le novità dei prodotti per la cura, l'igiene, l'alimentazione, gli accessori, la pet pulizia domestica e l'automotive. 
Tra le aree espositive quella dedicata al food, lo spazio pet care&vet con cliniche, veterinari, toelettatori e soluzioni per la cura del pelo.
La rassegna - organizzata da Value Fairs e presentata al Museo civico di storia naturale con gli assessori al turismo della Regione Laura Magoni e del Comune Roberta Guaineri - mette in mostra accessori, servizi ed esperienze per il benessere degli animali da affezione e coinvolgerà il pubblico intorno alla comprensione delle reali necessità degli animali nell'ambito domestico e fuori casa. 
Non mancherà un'area dedicata alle migliori location turistiche dove poter andare in vacanza con i propri animali. Aree speciali Cat House, modello di casa a misura di gatto, e Il Cubo sensoriale, nello stand del Comune di Milano che renderà possibile mettersi nelle vesti di un pet, per esempio di un pesciolino. Nello stesso stand, i funzionari dell'Ufficio tutela animali spiegheranno come comportarsi in caso si assista a maltrattamenti di animali. 
Nello spazio adozioni cane e gatto sarà possibile avviare il percorso per aprire la casa e la vita a un nuovo amico a quattro zampe. 
Ad anticipare la manifestazione, dal 28 settembre al 5 ottobre, in tutta la città si terranno gli appuntamenti della Milano Pet Week, iniziativa nata dalla collaborazione del Comune di Milano, della Regione Lombardia, di Confcommercio Milano, e di Fiera Milano, che attraverso eventi sportivi, servizi condivisi e iniziative ludiche, valorizzerà la vocazione pet-friendly della metropoli.

fonte:https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/09/24/news/pets_in_the_city_milano_rassegna_del_benessere_animali-236812212/ 
Foto dal web

venerdì 13 settembre 2019

Premio fedeltà del cane 2019 a Camogli



C’è un ex aequo nell’edizione 2019 del Premio fedeltà del cane che ogni anno viene assegnato a Camogli, in Liguria: Willi, giovane pinscher, e tutti i cosiddetti "angeli del soccorso", i cani che hanno operato sulle macerie del ponte Morandi, sono stati proclamati vincitori. 

Willi, un pincher di due anni e mezzo, ha salvato la vita del suo padrone Enrico costringendolo, a forza di ululati e guaiti, a uscire dalla falegnameria prima che la palazzina crollasse. 
L'episodio che è valso il riconoscimento all'intuito e al coraggio di Willi risale a qualche tempo fa ed è avvenuto nel quartiere di Sant'Aventrace a Cagliari: Enrico all'interno della falegnameria, al piano terra di una palazzina, sente degli scricchiolii e vede Willi cambiare atteggiamento. 
Il cane corre ululando per tutta la falegnameria, provando a portare il padrone verso l'uscita. Enrico esce e la palazzina collassa su se stessa. Enrico e il fratello Roberto hanno perso tutto: macchinari, attrezzature, manufatti della storica falegnameria ereditata dal padre e dal nonno.
«La disperazione rimane - ha detto Enrico -, ma anche la consapevolezza di essere vivi, solo per miracolo e grazie a Willi». 

Gli “angeli a quattrozampe” del ponte Morandi si chiamano Apple, Kaos, Kappa, Keynine, King, Maggie, Luna, Wendy e Zoe i cani del nucleo Urban search and rescue dei vigili del fuoco che hanno operato sullo scenario apocalittico di Ponte Morandi. 
A loro è andato anche il premio “Fedeltà del cane”. Tra i primi a giungere sul posto, il responsabile tecnico del Nucleo Cinofilo Regionale Liguria Rocco Tufarelli con la sua Zoe, golden retriever di due anni che si è ritrovata a affrontare un intervento difficilissimo, il primo per lei e il più pericoloso. 
Zoe è stata bravissima, ma mentre scavava si è ferita. Soccorsa dal veterinario ha poi ripreso il lavoro, dimostrando a tutti di essere degna del suo ruolo e pronta a affrontare le future emergenze. «Le operazioni erano complicate - ha ricordato Tufarelli - perché tutto era instabile, pezzi di ponte potevano staccarsi e cadere sugli stessi soccorritori, mentre la pioggia non migliorava le cose». 
Il premio è stato ricevuto dai conduttori dei cani: Zoe con Rocco Tufarelli, responsabile tecnico del Nucleo Cinofilo Regionale Liguria, Comando Vvf di Imperia, Apple con Igor Giovinazzo, Maggie con Massimo Angeloni e Wendy con Roberto Gastaldo del Comando di Genova, Kappa con Mirko Gianuzzi, Kaos con Nicola Ronga, Keynine con Angelo Vecchio e King con Valerio Varriale Comando di Savona.

fonte: https://www.lastampa.it/la-zampa/cani/2019/08/16/news/fedelta-del-cane-2019-a-camogli-premiati-willi-e-gli-angeli-a-quattrozampe-intervenuti-nella-tragedia-del-ponte-morandi-di-genova-1.37352756 

venerdì 6 settembre 2019

I gatti e l'erba


Chiunque abbia un gatto lo sa: il suo compagno ha un problema con l'erba. E non solo quella gatta: foglie, ciuffi e altri vegetali sono uno spuntino appetitoso per qualsiasi felino, per la disperazione di chi poi si ritrova l'orchidea devastata dai denti dall'adorabile micio (e i vomitini in giro per casa). Fino a oggi si credeva che questo comportamento fosse volontario, e venisse messo in atto per questioni di salute, ma una ricerca presentata all'inizio di agosto al convegno annuale dell'International Society for Applied Ethology, getta nuova luce sulle vere ragioni della passione sfrenata dei gatti per le piante. 

Erba medica? Gli esperti sono d'accordo: per quanto possa sembrare inspiegabile (in fondo il gatto è carnivoro), c'è una ragione dietro l'abitudine felina di mordicchiare le foglie. Si è sempre pensato, però, che inghiottire erba fosse un metodo terapeutico che l'animale utilizza scientemente quando è malato: obbligandosi a mangiare vegetali si "forza" anche a vomitare - in sostanza, mangiare erba sarebbe l'equivalente felino delle nostre "dita in gola".

Tossicodipendenza involontaria. La realtà è però differente: come si legge nello studio, che ha analizzato un campione di oltre 1.000 gatti e ha scoperto che l'abitudine è comune a più del 70% di questi animali, il vero obettivo del pasto vegetale non è vomitare ma, più banalmente... mangiare l'erba; il vomito sarebbe solo un effetto collaterale, tanto è vero che solo il 25% degli esemplari studiati ha effettivamente rimesso lo spuntino. Il che ci fa tornare alla domanda iniziale: perché degli animali carnivori dovrebbero mangiare erba? La risposta è: non è che vogliano, è che sono abituati a farlo da tempo immemore. 

Come le scimmie. La ragione biologica dietro al mangiare erba, infatti, sarebbe la stessa che spinge per esempio gli scimpanzé a farlo: la materia vegetale attiva l'apparato digerente e ne aumenta l'attività muscolare, e questi continui movimenti facilitano l'espulsione dei parassiti intestinali. Parassiti che, secondo i ricercatori, sono oggi assenti nei gatti domestici, che però conservano il "ricordo" di questa strategia inventata da un loro antenato, e continuano ad applicarla, anche se all'atto pratico non serve più a nulla. Se non a costringervi a lavare di nuovo il tappeto. 

foto: il mio Ron che mangia l'erba gatta