Le associazioni animaliste comasche e lecchesi ANIMALS ASIA ITALIA ONLUS, C.I.V.E AIMA SEZIONE COMO, ENPA MERATE, FRECCIA 45, LIDA SEZIONE COMO, LIPU SEZIONE COMO, OIPA DELEGAZIONE LECCO, PROPARCO NOSTRI AMICI ANIMALI ONLUS, S.A.L.T.O. , ZAMPAMICA 2010 ONLUS ed alcuni VOLONTARI FREELANCE hanno organizzato per il 28 Agosto 2016 dalle ore 09:00 alle ore 17:00 un PRESIDIO INFORMATIVO a Canzo (Co) al Palazzetto dello sport "Centro Green Six", piazza Giovanni XXIII (zona via Rimembranze) contro la “55° FERA DI USEI”, rassegna di caccia, animali da cortile, dimostrazione di chioccolo, tiro con carabina, falchi e falconieri, mostra di cani da caccia, prova di cani da ferma su quaglie, mostra trofei ungulati.
Alla fiera di Canzo gli animali sono chiusi in gabbia, mostrati e venduti come merce: è un lucroso evento commerciale e turistico che riveste anche una notevole rilevanza politica, ma non si occupa affatto del benessere animale. Le fiere e le sagre degli uccelli spacciano la prigionia forzata per amore verso la natura e appaiono come manifestazioni a carattere ambientale dove poter avvicinarsi agli animali: questo errore nasce da una pubblicità deviante lanciata dalle associazioni organizzatrici e da quelle venatorie.
L’aggravante di queste fiere è che diventano un alibi per fare della didattica: mostrare a bambini una gran varietà di uccelli. L’esibizione di animali in cattività è profondamente diseducativa, perché viene interiorizzata e ritenuta legittima l’idea della sopraffazione dell’uomo su altri esseri viventi indifesi. Il rispetto e la protezione degli animali liberi è invece il fondamento per attuare rapporti di armonia e di pace anche tra esseri umani.
Andare in un bosco o in un’oasi faunistica a osservare il volo degli uccelli, ascoltare le loro melodie, avvicinarsi a loro in modo discreto e delicato: questo è il vero insegnamento da dare.
Chi organizza questa fiera non riesce a comprendere la sofferenza di un uccello chiuso in gabbia, un essere che, nell’immaginario collettivo umano, è proprio uno dei simboli di libertà per eccellenza.
Bisogna fare in modo che manifestazioni come questa fiera scompaiano e diventino una memoria che ci ricordi con vergogna come abbiamo abusato delle nostre capacità per sottomettere i più deboli.
C’è bisogno di una società in cui la natura animale e vegetale venga rispettata e la prevaricazione condannata.
Il nostro sarà un presidio pacifico e partecipiamo per la seconda volta davanti agli addetti ai lavori e ai sostenitori di questa realtà, che di certo non vedranno di buon occhio la nostra presenza.
Potrebbero pertanto non mancare battute e provocazioni, che respingeremo al mittente con la sola forza delle nostre argomentazioni, perché l’unico vero motivo che ci porta a manifestare è il desiderio di mettere in luce la sofferenza degli animali.
Preghiamo tutti i partecipanti di non rispondere in alcun modo alle provocazioni e a manifestare pacificamente.
(comunicato stampa ricevuto dall'Associzione Freccia45)
Parole sante! E' orribile tenere gli uccelli da richiamo in gabbiette messe sugli alberi a gridare disperati vedendo i loro simili volare liberi per poi cadere sotto i colpi di fucile...ma che razza di "sport" è mai questo?!
RispondiEliminaSono d'accordo con quanto dici nel tuo post, tutto ciò che fa del male agli animali non va bene, non si deve fare. Un saluto
RispondiEliminaCara Fiore, purtroppo molti lo fanno, e tengo questi poveri uccelli da richiamo, per catturarne sempre di più, è una vergogna!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata cara amica con un abbraccio e un sorriso:)
Tomaso
Molto d'accordo con quello che dice il post. Una buona giornata e coccole a Kim e a Ron.
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