Il primo a nascere in una cascina della campagna novarese è stato Caffè.
E' stato battezzato da Elena, la mia nipotina, perchè? Non si sa. Già da piccolo era un monello particolare: per dormire s'infila negli armadi e se li trova chiusi graffia fino al momento in cui.....gli si apre. S'intrufola abilmente tra i vestiti ricoprendoli di fitti peli bianchi. Il suo mantello a strisce nere è morbidissimo e ha un neo sul nasino. Occhi grandi e gialli. Molto timoroso. Quando suona il campanello si nasconde principalmente sotto i letti e, questo è un guaio, se per caso la porta d'entrata viene lasciata socchiusa, come un fulmine lui fugge sulle scale.....(qui inizia la comicità) io a chiamare "Caffè, Caffè"!
Una di quelle volte, mia cognata è uscita per invitarsi a prendere il vero caffè!!!!
Poi lui sale o scende, ma non si azzarda ad uscire sull'androne. Ama farsi prendere in braccio, ma solo da Elena ed è un gran mangione....solo pappa per gatti! e....per la sua intimità la sabbia bianca e sempre pulita!
E' il turno di Golia: rosso come tutti gli altri due gatti solo miei. Me lo ha procurato la mia veterinaria. So che è nato il giorno di Natale: ora ha 5 anni (Caffè ne ha 6)
Golia...perchè io amo Davide dell'Antico Testamento che nella Bibbia viene descritto come un bel ragazzo fulvo di capelli. Come capirai era impossibile chiamarlo Davide, quindi Golia.
E' ardimentoso e mi segue come un "cagnolino". Salta sui davanzali delle finestre, di quelli dei balconi e ama pazzamente i fiori, specialmente le rose! Il suo mantello non è molto morbido, ma non importa, è il mio gatto. Mi sveglia al mattino, oggi erano le sei, a volte anche prima, dipende tutto dal suo appettito. Non ha paura delle persone che vengono a trovarmi, anzi se lo lasciano, va in braccio per farsi nuovi amici.
Dorme con me. Adesso è qui sulla scrivania. Non ha paura dei cani, ma lo infastidiscono; idem per i bambini. Il troppo chiasso lo fa rintanare, pensa, sopra l'armadio. La prima volta che è capitato l'ho cercato fin nel cortile e poi quando tutti se ne sono andati, dall'alto dell'armadio, è sbucata la sua testina e miagolava per chiamarmi: poi con un salto felino è atterrato sul letto.
Quando ritorno a casa, lui mi aspetta sulla porta e appena entro fa una capriola. Non ha paura dell'aspirapolvere, anzi si diverte un mondo a farsi aspirare! Se Caffè va a casa di mia figlia per un po' di tempo, lo chiama con voce maschia e al suo ritorno quante feste! Indubbiamente si vogliono bene!