martedì 22 novembre 2016

Petizione: stop agli air gun - difendiamo i delfini di Taranto

Non temono l’ILVA ed i suoi veleni, vivono in libertà con i propri cuccioli, ma non potranno difendersi dalla nave, armata di cannoni ad aria (gli air gun), che presto esplorerà il Golfo di Taranto alla ricerca del petrolio. Sono in pochi a saperlo ma nel Golfo di Taranto, proprio in quella porzione di mare definita già 30anni fa con decreto presidenziale “baia storica e naturale”, si trovano centinaia di esemplari di delfini e balene, che ogni giorno si possono facilmente incontrare ed osservare. 
Che bello si dirà: anche se l’uomo ferisce e inquina, anche se non è passato il referendum contro le trivelle, la natura continua a sorprenderci! Ma non per sempre, perché ci sono altre minacce in agguato: a breve, nelle acque del Golfo di Taranto, a soli 13 miglia dalle coste, arriveranno gli air gun per fare ricerca e prospezione di idrocarburi. I cannoni di questa nave non spareranno proiettili, ma bolle d’aria che, determinando onde sismiche, rappresentano il più grave pericolo per la fauna marina. Ma «c’è compatibilità ambientale», ha decretato il Governo, dando via libera al progetto della società Schlumberger. Si va a caccia di idrocarburi proprio mentre in questi giorni, a Marrakech, in Marocco, fervono i lavori della Cop22, ovvero la ventiduesima Conferenza sul cambiamento climatico, con l’obiettivo di trovare soluzioni al grave problema del riscaldamento globale e mettere fine all’era di tutti i combustibili fossili. Insomma, mentre il mondo cerca alternative al petrolio, la politica energetica del governo italiano, in stridente contrasto con gli impegni presi nel quadro dell’Accordo di Parigi (Cop21), continua a voler trivellare. E per di più in una zona di mare estremamente sensibile per una serie di ragioni, non solo ambientali ma anche di natura economica: Questo Golfo è stato eletto come luogo di riproduzione da diverse specie di cetacei. L’utilizzo degli air gun, come da studi a riguardo, può provocare nelle specie marine “cambiamenti nel comportamento, elevato livello di stress, indebolimento del sistema immunitario, allontanamento dall’habitat, temporanea o permanente perdita dell’udito, morte e/o danneggiamento delle larve in pesci ed invertebrati”; E’ in pericolo l’economia locale: dalla pesca al turismo in generale, inficiando anche progetti di green economy in grado di coniugare tutela ambientale e crescita economica. Un esempio per tutti: la Jonian Dolphin Conservation. E' una start up di giovani ricercatori che studiano i cetacei del Golfo di Taranto nel Mar Ionio Settentrionale e portano avanti l’attività di dolphin watching, facendo diventare "ricercatori per un giorno" turisti e cittadini, proprio in quella zona che sarà ora interessata dall’utilizzo dell’air gun. Decisione in netta contraddizione con il decreto “Salva Taranto”, che prevede il rilancio dell’economia turistica e la riqualificazione ambientale dell’area jonica. Più forte dell’air gun ci sono solo i terremoti ed i vulcani nel sottosuolo marino. Prima che i violenti spari di aria compressa ogni 5-15 secondi, con intensità fino a 260 decibel, colpiscano gli “abitanti del mondo sommerso”, firma con noi di Marevivo questa petizione per chiedere al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e a tutti i Sindaci coinvolti di ricorrere al Tar contro il decreto VIA alla Schlumberger e per sollecitare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi a cambiare rotta, una volta per tutte, sulla politica energetica dell’Italia. Grazie!

Firma la petizione:

venerdì 11 novembre 2016

#5fotoXunpasto16



Lunedì 7 novembre è partito #5fotoXunpasto16, il challenge fotografico su Instagram promosso da Royal Canin in collaborazione con la community Instagramers Italia. 
Fino a domenica 27 novembre, ogni 5 foto di cani o gatti postate su Instagram con l’hashtag #5fotoXunpasto16, Royal Canin donerà un pasto ai cani e ai gatti ospiti dei rifugi ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali. Giunto ormai al suo terzo anno, il challenge di Royal Canin ha generato oltre 27 mila foto che si sono tradotte in 5.400 pasti donati ai rifugi ENPA. 
Tutto questo grazie a voi che avete partecipato numerosi! 
Quanti pasti riusciremo a donare quest’anno? Postate anche voi le foto dei vostri amici a 4 zampe su Instagram usando l’hashtag #5fotoXunpasto16 e partecipate a questa grande azione di solidarietà!

lunedì 7 novembre 2016

Petizione: obbligo di sterilizzazione gratuita per cani e gatti


Premessa: “Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente” (legge 14 agosto 1991 n° 281 “Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo”). 
Nonostante la legge nazionale stabilisca criteri atti a tutelare i nostri amici a quattro zampe, il fenomeno del randagismo è da anni una vera e propria piaga per il nostro paese, una problematica in continua crescita che, nonostante la legge, non è stato arginato né diminuito. 
Circa l'80% del fenomeno randagismo è dato dalla mancata sterilizzazione di cani e gatti di proprietà. Smarrimenti di cani, cucciolate impreviste ed abbandoni hanno quasi sempre lo stesso comune denominatore: la mancata sterilizzazione dell’animale da parte dei proprietari.

martedì 1 novembre 2016

Terremoto in Centro Italia, l’appello dell’Enpa: “Trovate un ricovero anche per gli animali"


L’Enpa (Ente nazionale protezione animali) «si appella al senso di responsabilità e alla solidarietà di tutti affinché nessuno - umano e non umano - sia escluso dai soccorsi: è un indiscutibile dovere morale che permetterà di evitare un’emergenza nell’emergenza». 
Secondo quanto riporta l’ente si sarebbero «verificate resistenze da parte delle strutture di accoglienza, le quali in diversi casi avrebbero rifiutato di accettare gli animali». 
Di qui l’appello alla sensibilità verso gli amici a quattrozampe: «Quella di animali abbandonati a sé stessi e quella di persone che, come già accaduto in passato, pur di non separarsi dai loro amici sono pronte a rifiutare gli aiuti». 
 Intanto l’Unità di intervento nazionale dell’associazione - scrive in una nota - ha deciso di intervenire nelle zone terremotate con un’ambulanza veterinaria e un’automedica. La destinazione è Norcia dove è previsto un primo monitoraggio della situazione relativa agli animali. 
In queste ore l’Ente nazionale protezione animali è operativo anche nelle Marche e nel Teramano, e nelle aree colpite dal sisma del 24 agosto dove l’associazione continua a garantire una presenza ininterrotta.